Carissima,
oggi voglio esplorare con te, un episodio legato alla vita di Yeshua (Gesù) e descritto in tutti e 4 i Vangeli canonici.
Mi riferisco all'episodio dell'unzione.
La nostra attenzione, però, non sarà su Yeshua, ma su coLei che ha compiuto questo gesto rituale: Maria Maddalena.
Resta con me, per sollevare i veli del mistero che ricopre il rituale.
Il rito dell'unizione rappresenta uno dei momenti più potenti e trascurati della narrazione evangelica.
Descrive un gesto rituale, che va ben oltre la pietà.
L’unzione di Yeshua da parte di Maria Maddalena, infatti, è un rito iniziatico antico, un atto sacro che affonda le radici nei Misteri del Femminile e nella Tradizione delle Dee.
Un gesto che parla di incoronazione, di unione tra Spirito e Materia, e di accesso al Regno Divino attraverso il matrimonio mistico.
Eppure, in pochi ne comprendono davvero la portata.
L’episodio dell'unzione, compare in tutti e quattro i Vangeli canonici.
In tre versioni, l'attenzione è interamente al gesto e coLei coLei che lo compie non è nominata, ma nel Vangelo di Giovanni appare un nome: è Maria, sorella di Lazzaro, che versa nardo prezioso sui piedi di Yeshua e li asciuga con i suoi capelli.
Quel gesto – giudicato e frainteso da chi assiste alla scena, senza la dovuta preparazione – viene esaltato da Yeshua stesso:
“Lasciala fare. Ella ha conservato questo profumo per il giorno della mia sepoltura.”
(Giovanni 12, 7)
Ti sei mai chiesta perchè un gesto tanto semplice, apparentemente banale, venga descritto in tutti e 4 i Vangeli?
Perchè tutti e 4 gli evangelisti, hanno ritenuto doveroso riportare questo episodio della vita di Yeshua?
Evidentemente, non si tratta di un episodio casuale, ma di un evento fondamentale nel mito di Yeshua.
Devi sapere che nelle antiche civiltà, per esempio quella egiziana, sumera, cananea, babilonese, il rito dell'unzione faceva parte di una più vasta cerimonia nuziale, attraverso cui una sacerdotessa e sposa, consacrava l'uomo eletto e gli conferiva l'autorità necessaria per rivestire il ruolo di Messiah (l'unto).
Per esempio, in Egitto, il privilegio di ungere i futuri sovrani era riservato alle loro sorelle, principesse e spose, in quanto l'eredità dinastica seguiva la linea materna.
Scrive lo storico Marc Bloch nel testo, Les rois thaumaturges: "La cerimonia d'intronizzazione si svolge in modo simile: prima il lavaggio e l'unzione, poi la consegna delle insegne regali al successore del trono"
L’olio utilizzato nelle cerimonie, era considerato un veicolo dello Spirito, un mezzo attraverso cui si riconosceva la presenza divina in un essere umano.
E come abbiamo appena visto, in molte culture antiche — egizia, babilonese, sumera, celtica — era la Sacerdotessa a compiere questo gesto sul Re.
Era lei, la sposa iniziata, a trasmettere l’energia divina al suo compagno, in un atto che univa corpo e spirito, cielo e terra.
In questo senso, Maria non è solo “colei che ama”.
È colei che consacra.
Luca Signorelli, Maria Maddalena. 1504. Tempera su tavola. Orvieto, Opera del Duomo di Orvieto.
Osserviamo come Yeshua diventa l’Unto non solo per l’iniziazione ricevuta da Giovanni Battista, ma per l’unzione ricevuta da Maria Maddalena, sua compagna spirituale (Cristo e la Maddalena, l'unione cosmica, di Gian Marco Bragadin e Anna Maria Bona).
Maria non è semplicemente presente alla Passione.
Maria è l’iniziatrice.
Secondo i Misteri, è la Sposa che trasmette al Re la Regalità Divina.
Scrive lo storico Laurence Gardenr a proposito: "Gesù non acquisì la sua condizione di Messia finchè non fu unto dalla sacerdotessa Maria Maddalena a Betania nel marzo del 33 d. c."
Ancora: "Soltanto come moglie di Gesù a tutti gli effetti e come sacerdotessa, Maria avrebbe potuto ungergli il capo e i piedi col suo unguento".
Ungendo Gesù, Maria lo riconosce come Sovrano e allo stesso tempo offre sé stessa come portale tra i mondi.
È la via attraverso cui il Cristo scende nel corpo e si prepara al suo destino di morte e resurrezione.
Proprio come Iside e Osiride, Ishtar e Tammuz, Radha e Krishna — anche Maddalena e Yeshua sono parte di una lunga linea di archetipi sacri che incarnano le Nozze Divine.
Nei Misteri antichi, le nozze sacre (hieros gamos) rappresentavano l’unione tra umano e divino.
Era una via di morte simbolica seguita da una rinascita spirituale.
L’unzione era il preludio a questa trasformazione.
Si trattava di un vero e proprio rituale di passaggio.
Il Re — in questo caso Yeshua — viene preparato alla “discesa agli inferi” e alla successiva ascensione nel Regno Spirituale.
E a farlo è colei che incarna la Sapienza, la Sophia, la Regina, la Via.
Tutte queste riflessioni, aprono la via ad un'altra domanda:
Nei miei percorsi, insegno che Yeshua e Maria Maddalena erano una coppia sacra, amanti e sposi.
E' ciò che ho appreso attraverso i miei studi e le mie ricerche, ma soprattutto è ciò che sento con assoluta certezza nel mio cuore.
E' però doveroso chiarire che per il momento, non abbiamo testimonianze storiche al riguardo, ma solo piccoli indizzi che supportano questa tesi.
Per esempio, ai tempi in cui visse Gesù Cristo, solo gli uomini spostati potevano accedere ai templi.
Anzi, possiamo affermare con certezza che all'epoca in cui visse Yeshua, il celibato non era in uso.
Inoltre, nei Vangeli canonici non abbiamo riferimenti diretti allo stato civile di Yeshua.
Per dirla con parole diverse, gli apostoli non ci dicono se Yeshua fosse spostato o meno.
Scrive il dottor Geza Vermes, dell'Università di Oxford: "Nei Vangeli c'è un silenzio totale per quanto riguarda la stato civile di Gesù... E questo è abbastanza insolito, nell'antico mondo ebraico, per suggerire indagini più approfondite" (Vermes, Jesus the Jew, p. 99)
Nel Vangelo apocrifo di Filippo, ritrovato nel 1947 a Qumran e non riconosciuto dalla Chiesa, invece, Maria Maddalena viene chiaramente definita la compagna del signore: "re persone camminavano sempre con il Signore: Maria sua madre, la sorella di lei e la Maddalena, detta sua compagna. Maria infatti si chiamava sua sorella, sua madre e sua compagna" e più oltre: "La compagna del Figlio è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli, e spesso la baciava sulla bocca." Vang. Fil. 64,2 Molti discepoli erano sposati.
Tra l'altro, Yeshua non predica il celibato, ma anzi, afferma: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina... per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola" (19: 4 - 5) .
Riporto poi una mia personale testimonianza: durante la celebrazione di una messa, il prete nominò le persone care a Gesù, facendo riferimento anche a sua.... moglie, in una frase come questa: "la madre, gli amici, la moglie!" (chiaramente queste parole sono sfuggite dalla bocca del prete, infervorato dalla predica, ma ciò non toglie valore all'affermazione).
Questa vetrata si trova in Scozia, nella chiesa di Kilmore e ritrae Maria Maddalena in attesa di Sarah Tamar.
Nel nostro tempo, molte donne sentono il richiamo a riattivare la memoria della Maddalena.
Non come icona religiosa, ma come vibrazione viva, presente nel campo eterico collettivo, pronta a guidarci verso una nuova consapevolezza del corpo, dell’amore, del potere spirituale.
Ritornare al rito dell’unzione significa:
Esiste un modo semplice, delicato ma profondissimo per entrare in connessione con la sua energia: il Reiki della Maddalena.
Si tratta di un sistema energetico, simile al Reiki, che opera in connessione con Miriam.
Il Reiki della Maddalena riattiva la memoria dell’amore sacro, dell’unione interiore e della guarigione attraverso l'amore compassionevole della Maddalena
🌹 È il gesto iniziatico che puoi ricevere qui e ora, ovunque tu sia.
🌹 Un tocco d’anima che apre il cuore e accende la luce nel corpo.
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Credit: salvo diverse indicazioni, le immagini sono generate con Canva AI.
L'articolo è la riproduzione parziale di un mio precedente testo, scritto nel 2023, per il mio vecchio blog
Selena